Strategie per Scommesse online: come funziona la puntata variabile in base alla quota

Guida alla tecnica della puntata variabile

In questo articolo:

  • Come funziona la strategia per scommettere a puntata variabile
  • Analisi della tecnica di puntare in base alla quota
  • Vantaggi e svantaggi del Variable Staking System
  • Risorse e link utili

Puntata Variabile

Fonte immagine: Ilovecreativity

Cos’è e come funziona la strategia a puntata variabile

Dopo aver illustrato la tecnica a puntata fissa (clicca qui per leggere l’articolo relativo), oggi andiamo ad analizzzare la strategia per scommettere a puntata variabile in base alla quota (in inglese chiamata Variable Staking System).

Questa strategia è consigliata a chi ha molta esperienza nel settore del betting e/o a chi ha una più elevata propensione al rischio rispetto alla tecnica a puntata fissa.

In pratica la Variable Staking System ci consente di puntare una somma variabile in base alla quota della scommessa che si desidera effettuare. Ne consegue che per poter essere profittevole lo scommettitore deve avere una grande esperienza e un’ottima conoscenza del mercato per poter così calibrare la somma da scommettere in base alla quota e alla probabilità di riuscita dell’evento.

In questo modo lo scommettitore può massimizzare il guadagno derivante dalla giocata; d’altro canto questa strategia è ad alto rischio in quanto si possono perdere cifre maggiori rispetto al Fixed Staking System.

Esempio di Variable Staking System

A questo punto sorge una domanda: come faccio a sapere qual è l’esatto importo da scommettere su un determinato evento?

Per aiutarci a determinare quale porzione del nostro budget per le scommesse (bankroll) possiamo utilizzare, ci viene a dare una mano la famosa formula del matematico John Larry Kelly, che dice:
[(quotazione x probabilità -1)/(quotazione-1)] x 100 = % del budget

Facciamo un esempio pratico prendendo in esame la partita Juventus – Bologna che si giocherà Domenica 8 Gennaio; attualmente le quote su Snai.it sono le seguenti: 1 a 1.20 | X a 6.50 | 2 a 15.00

Se noi crediamo che vinca la Juve il 90% delle volte (segno 1, ed evento molto probabile vista la forza dei bianconeri), possiamo scommettere il 40% del nostro bankroll per le scommesse.
Infatti secondo il criterio di Kelly [(1.20 x 0.90 -1)/(1.20 -1)] x 100 = 40% del budget.

E’ quindi palese che per utilizzare la strategia di scommessa a puntata variabile bisogna essere molto esperti e valutare tutti i fattori in campo per poter stabilire la probabilità con il minimo errore possibile.

Inoltre è utile ricordare che il criterio di Kelly non è in grado di analizzare le quote ma è uno strumento utile per tradurre in % le valutazioni dello scommettitore (per questo motivo la tecnica della puntata variabile deve essere utilizzata da scommettitori professionisti ed esperti).

Vantaggi e svantaggi della puntata variabile

Il più grande vantaggio della strategia a puntata variabile è certamente la possibilità di massimizzare i guadagni in quanto il professionista delle scommesse può puntare il massimo possibile su un evento che ritiene molto probabile.

D’altro canto questa tecnica può però portare a perdite molto più consistenti rispetto alla puntata fissa in quanto se si sbaglia il pronostico si perderà una somma di denaro maggiore.

Per tutti questi motivi la Variable Staking System è consigliata solo a esperti scommettitori e a chi ha un’alta propensione del rischio (qui una lista per trovare il miglior sito scommesse più adatto a te).

Risorse utili

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