Nel decreto legislativo per il riordino del gioco online sembra sia contenuto un “via libera” alla pubblicità dei giochi online, vale a dire una deroga parziale al decreto dignità voluto dall’ex ministro Di Maio.
Questa notizia potrebbe dare una svolta significativa all’attuale sistema che vieta le sponsorizzazioni da parte di queste aziende che, prima del famoso decreto, contribuivano pesantemente a rimpinzare le casse di società e non solo. La stessa Serie A riceveva circa 150 milioni dalle company del betting.
Non è strano, dunque, che a spingere maggiormente sul cambiamento sia la stessa Serie A, con in testa Claudio Lotito, ma anche alcune società calcistiche che vedono nella deroga una possibile fonte di guadagno. È notizia di qualche giorno fa la possibile entrata in scenda del gruppo Betsson come nuovo sponsor dell’Inter.
La società maltese è pronta a mettere sul piatto una cifra che si aggira intorno ai 30 milioni di euro, il doppio rispetto all’attuale introito derivante dal main sponsor nerazzurro. Un’operazione così importante non avrebbe senso se non ci fosse una reale possibilità di guadagno per entrambe.
D’altronde, già il Ministro dello Sport del Governo Meloni Andrea Abodi disse non molto tempo fa: “la pubblicità del betting tornerà legale. Rendere nuovamente legali pubblicità e sponsorizzazioni delle aziende del betting, anche per tutelare il gioco legale e responsabile“.
Come lui, anche il Direttore dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) Alesse ha fatto una dichiarazione simile: “Il divieto degli spot sui giochi? Penso si debba fare una riflessione su questo. La nostra legislazione è certamente severa. Ma c’è bisogno anche di una informazione corretta sul gioco come divertimento, senza ipocrisie. E una campagna mediatica potrebbe servire anche a spiegare i rischi legati alla dipendenza e al gioco illegale”.
Ciò si tradurrebbe in un via libera alle sponsorizzazioni ma con una comunicazione responsabile e sempre a tutela del giocatore, controbilanciata da una campagna informativa finanziata dagli stessi concessionari online.
