Nessuno in casa Torino si aspettava, al termine del girone di andata, che i granata potessero occupare la terzultima posizione in classifica.
L’arrivo sulla panchina del club piemontese di Marco Giampaolo, unito alla conferma dei pezzi pregiati, lasciava presagire un campionato di tutt’altra caratura. L’obiettivo dichiarato era difatti quello di tornare a vedere un Torino frizzante, in grado di occupare in pianta stabile la parte sinistra – quella nobile – della classifica.
L’esperimento Giampaolo si è rivelato tuttavia fallimentare: a pesare probabilmente è stata l’incompatibilità del roster granata con le idee di calcio dell’ex allenatore del Milan, costatagli l’esonero lo scorso 18 gennaio. Al suo posto il patron Cairo ha scelto Davide Nicola, gentleman del nostro calcio e già calciatore – 35 presenze nel 2005/2006 – del Toro; una persona stimata da tutto l’ambiente, pronto a dare una sterzata alla stagione del club fin qui fallimentare. Ciò nonostante, i nuovi bookmakers sul mercato italiano quotano in modo oculato la salvezza dei granata.
I risultati sino a questo momento non sorridono all’ex tecnico – tra le altre – di Genoa e Crotone: il Torino ha difatti ottenuto due pareggi nelle prime due uscite, con Benevento in trasferta e Fiorentina (nonostante la doppia superiorità numerica) in casa. Ciononostante, la dirigenza granata ha deciso di venire incontro alle richieste di mister Nicola fatte in sede di mercato: dall’Udinese è arrivato Rolando Mandragora, mentre dal Betis Siviglia Antonio Sanabria.
Si tratta di due innesti fortemente voluti dal neo allenatore del Torino, in quanto i due nuovi acquisti sono stati agli ordini di quest’ultimo nelle sue precedenti esperienze. Mandragora è già stato allenato da Nicola sia ai tempi di Crotone – ormai 3 stagioni fa – che nel 2018 all’Udinese: in totale l’ex centrocampista dei bianconeri ha totalizzato 28 presenze con Nicola come allenatore, quindi non avrà problemi ad inserirsi con i nuovi compagni di squadra.
Molto simile è anche l’esperienza che lega Sanabria allo stesso Nicola: i due hanno incrociato le proprie carriere lo scorso anno a Genova, quando entrambi difendevano i colori del Grifone. L’ex Betis Siviglia è stato fondamentale proprio per permettere al tecnico classe 1973 di salvare il Genoa all’ultima giornata dello scorso campionato: sua la doppietta decisiva nel 3-0 che ha permesso ai rosoblù di restare in Serie A.
Sanabria si candida dunque a potenziale partner del gallo Belotti nel tipico attacco a due schierato da Nicola, in alternativa al sempreverde Simone Zaza. Mandragora invece parte addirittura tra i favoriti per l’11 titolare della prossima gara dei granata: Nicola ha intenzione di affidargli le chiavi del centrocampo, consegnandoli la maglia da titolare come regista del centrocampo a 3.
Dai loro piedi, verosimilmente, passeranno molte delle chance dei granata di uscire quanto prima dai bassifondi della classifica.
