L’Inter scongiura ogni penalizzazione: raggiunto con i calciatori l’accordo sugli stipendi

Non c’era solo il mercato, nelle ultime ore, a tenere banco in casa Inter: i dirigenti neroazzurri difatti dovevano risolvere una questione divenuta di vitale importanza con il passare dei giorni.

Il club meneghino aveva l’obbligo di corrispondere ai propri tesserati, entro il prossimo 16 febbraio, le mensilità di novembre e dicembre. Una formalità, in un momento storico normale; un problema – invece – al giorno d’oggi.

Non è un mistero che la proprietà della compagine milanese stia riscontrando più di un problema, a causa delle forti restrizioni imposte proprio dal governo cinese, nel reperire la liquidità necessaria per sanare la propria posizione debitoria. Il problema più spinoso stava cominciando a diventare quello degli stipendi da saldare a calciatori e staff tecnico: allo scorso 28 gennaio, difatti, risultavano impagate le mensilità di luglio ed agosto, così come quelle novembre e dicembre.

Nelle ultime ore, per fortuna dei tifosi neroazzurri, la situazione è rientrata prima che potesse degenerare.
Giovedì scorso difatti sono state regolarmente pagate le mensilità relative a luglio ed agosto, mentre per quelle  di novembre e dicembre si è arrivati ad un accordo con i tesserati.

A seguito di un colloquio tra la dirigenza del club ed il capitano Samir Handanovic – in rappresentanza di tutti i suoi compagni di squadra – è arrivata la tanto attesa fumata bianca. L’Inter riconoscerà ai propri tesserati le mensilità mancanti al termine della stagione sportiva, riuscendo così a non incorrere in alcuna sanzione sportiva.

Il rischio, sempre più concreto per i nerazzurri impegnati oggi contro la Juventus (non perderti le quote Snai Coppa Italia), era che la FIGC potesse infliggere una penalizzazione in classifica per l’annata in corso. Questo sarebbe stato potenzialmente un colpo da KO per un club in piena corsa Scudetto.

La Federazione stessa, per venire incontro alle società maggiormente in difficoltà, aveva recentemente ammorbidito la propria posizione iniziale, aprendo ad accordi di questa natura. Sino a qualche giorno fa difatti non era prevista alcuna proroga – o slittamenti di sorta – per la scadenza del pagamento degli stipendi.

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