Dopo settimane di incertezza sul fronte delle nuove scommesse predittive, Polymarket torna raggiungibile dagli utenti italiani. L’ADM ha infatti aggiornato la propria blacklist dei siti inibiti, rimuovendo il dominio del portale di prediction market e consentendo agli Internet Service Provider di ripristinare l’accesso.
La decisione è arrivata contestualmente all’inserimento di 55 nuovi domini nella lista nera ma è stata la riabilitazione di Polymarket a catalizzare l’attenzione degli operatori del settore e degli appassionati di betting innovativo. Si tratta di un segnale che, pur non rappresentando una piena legittimazione normativa, assume un peso rilevante nel complesso scenario italiano.
Cos’è Polymarket e perché è una piattaforma di scommesse diversa?
Nei mesi scorsi Polymarket era stato oscurato a seguito di un provvedimento di ADM, che aveva ritenuto la piattaforma non conforme alle regole italiane sul gioco online. La società aveva quindi presentato ricorso al TAR del Lazio chiedendo la sospensione del blocco tecnico. In una fase preliminare il tribunale amministrativo aveva respinto l’istanza cautelare, rinviando tuttavia la valutazione nel merito.
Proprio in questa fase intermedia si inserisce la mossa dell’Autorità, ovvero la rimozione del sito dalla blacklist in attesa della sentenza definitiva. La scelta è stata interpretata come prudenziale, in vista di un possibile orientamento favorevole del TAR.
Ma cos’è di preciso Polymarket e perché è diversa dalle piattaforme tradizionali di betting?
Il portale globale è basato su blockchain e consente agli utenti di negoziare contratti legati a eventi futuri. Ci sono politica internazionale, economia, elezioni, trend tecnologici e conflitti geopolitici, oltre a una vasta gamma di mercati già attivi.
Il funzionamento differisce dai bookmaker classici perché:
- Non esiste un banco “centrale” che stabilisce le quote
- I prezzi sono il risultato dell’incontro tra la domanda e l’offerta
- Gli utenti usano una stablecoin (USDC) ancorata al dollaro
In questo modello, dunque, il valore di una quota rappresenta la probabilità attribuita dal mercato a un determinato esito. Pertanto i prediction markets vengono spesso descritti come strumenti informativi collettivi, più simili ai sondaggi dinamici anziché al gioco d’azzardo tradizionale.
Il nodo normativo italiano sulle scommesse predittive
Il problema della regolamentazione non può in alcun modo essere trascurato. In Italia, infatti, qualsiasi attività che consente di puntare denaro sugli eventi rientra (almeno in linea di principio) nella disciplina del gioco pubblico, perciò richiede una concessione ADM.
Le piattaforme come Polymarket, però, non offrono quote fisse e non trattengono i margini tipici del bookmaker. Tutto ciò le rende difficili da inquadrare giuridicamente. Il paragone più usato è con i betting exchange, i quali nel nostro Paese operano regolarmente ma solo grazie a licenze specifiche.
Il fatto che Polymarket sia oggi accessibile non equivale automaticamente alla piena legalità. A tal proposito, l’assenza di oscuramento tecnico non costituisce una certificazione di conformità, bensì indica una fase di transizione e una valutazione in corso.
Uno scenario internazionale frammentato sulle novità nel betting
Il quadro europeo e internazionale sulle scommesse predittive e sui nuovi metodi di puntata è tutt’altro che uniforme. Ad esempio, Francia e Belgio hanno adottato un approccio restrittivo, mentre negli USA dipende da Stato a Stato.
La frammentazione rende evidente la necessità di un intervento legislativo chiaro a tutela del consumatore.
Polymarket è una società fondata nel 2020 da Shayne Coplan ed è sostenuta da investitori del segmento tecnologico e crypto. Negli ultimi anni tra i finanziatori è comparso anche Donald Trump Jr. tramite un fondo.
Come si può facilmente intuire, la presenza di personaggi influenti potrebbe essere un nodo difficile da risolvere, specialmente quando si parla di mercati che riguardano scenari geopolitici delicati ed elezioni.
Ora la palla passa dunque al legislatore e alla giustizia amministrativa italiana. Di sicuro l’innovazione sta correndo più velocemente delle regole e le Autorità sono chiamate a decidere se e come integrare i mercati predittivi di scommesse nel sistema normativo.

