Il progetto NBA Europe non è più un’ipotesi ma una visione concreta che punta a cambiare la geografia della pallacanestro mondiale. Entro il 2027, infatti, la National Basket Association potrebbe inaugurare una lega interamente europea. Sarà dunque un passo storico verso un ecosistema sportivo interconnesso e globale.
L’obiettivo è portare la magia della NBA, l’organizzazione e il modello economico nel cuore dell’Europa, creando una competizione che unisce sviluppo locale e spettacolo.
Un nuovo capitolo per il basket con il progetto NBA Europe
Da anni la NBA guarda con interesse all’Europa. Le partite di regular season disputate a Berlino, Parigi e Londra hanno dimostrato che il pubblico europeo ama il basket americano ed è pronto per viverlo a casa propria.
Ora questa intuizione diventa il progetto NBA Europe, qualcosa di realmente strutturato, con una lega che dovrebbe partire già dall’autunno 2027.
Alla guida dell’iniziativa c’è George Aivazoglou, che riveste il ruolo di direttore manageriale per la NBA Medio Oriente ed Europa. Il dirigente ha illustrato le linee guida nell’ambito di un evento dedicato all’economia sportiva.
L’idea è quella di costruire un campionato di altissimo livello che dialoga con le realtà territoriali e con le leghe su base nazionale, senza andare a sostituirle ma elevandone la competitività.
Struttura e formato del progetto NBA Europe
Il nuovo campionato dovrebbe contare 16 squadre, di cui 12 con posto fisso e 4 selezioni qualificate annualmente per meriti sportivi. La formula “semi-aperta” permetterà quindi di mantenere il fascino della competizione evitando la chiusura tipica dei campionati americani.
Le squadre fisse saranno quelle rappresentative dei principali mercati europei, ovvero Milano, Roma, Atene, Istanbul, Berlino, Madrid, Parigi e Londra. Le restanti franchigie saranno scelte in relazione ai criteri di sostenibilità economica, potenziale commerciale e tradizione.
In Italia comunque ci sarebbero due sedi praticamente certe, cioè Milano che è la capitale della pallacanestro e del fashion e Roma che diventerà protagonista dopo anni di assenza.
Per il nostro Paese l’ingresso nel progetto NBA Europe è un’opportunità e una sfida. Milano è già sinonimo di basket ai massimi livelli con l’Olimpia ma l’idea di una franchigia dedicata alla nuova competizione aprirebbe scenari davvero interessanti a livello internazionale.
Roma invece vive di storia e di nostalgia, pertanto potrebbe costruire un’identità sportiva da zero.
Una rivoluzione sportiva ed economica
Con il progetto NBA Europe si punta a dare un equilibrio inedito a business e sport. La lega non sarà infatti un semplice torneo di pallacanestro, bensì una piattaforma per i marchi internazionali, per le città ospitanti e per le emittenti.
I ricavi dai biglietti, dal merchandising, dagli sponsor, dai diritti TV e dal turismo sportivo potranno essere considerevoli. Le prime stime parlano di un volume d’affari che supererebbe il miliardo di euro annuo, con ricadute oltremodo positive sull’economia locale delle città coinvolte.
Ogni franchigia poi dovrà disporre di strutture moderne da almeno 10 mila posti, rispettando inoltre i rigidi standard imposti dalla NBA per la sostenibilità e per la gestione.
Sarebbe una nuovissima cultura dell’intrattenimento, un laboratorio di innovazione, nell’ottica di un’esperienza immersiva per i tifosi dentro e fuori dalle arene.
Se tutto procederà secondo i piani, il progetto NBA Europe prenderà il via ufficialmente a ottobre 2027. I prossimi due anni serviranno per definire le partnership, per la costruzione delle infrastrutture e per scegliere le città.
Per i tirfosi europei e in particolar modo per quelli italiani, dunque, sarà l’inizio di un’era, per uno sport globale e per uno spettacolo targato NBA.

