Quanto vale la Champions League?

Nonostante il campionato sembra ormai deciso e i siti scommesse abbiano spostato l’attenzione della Serie A su altre tipologie di puntata, ci chiediamo “Ma quanto vale la Champions?”. Le squadre che inseguono stanno lottando con il coltello tra i denti per accaparrarsi un posto nelle prime quattro posizioni.

Squadre che, a ben vedere, hanno poche possibilità (purtroppo) di sperare nella vittoria della coppa più ambita in Europa, e viene da chiedersi come mai non puntino a competizioni più abbordabili come la Conference League o l’Europa League.

Al di fuori della spettacolarità della competizione, della partecipazione da parte dei migliori giocatori al mondo e dei milioni di spettatori che assistono alle partite da tutti gli angoli del globo, si tratta principalmente di una questione economica. Come sempre sono i soldi a far girare il mondo, e quelli che muovono la Champions League sono da capogiro.

I dati che vi presentiamo riguardano solamente le transazioni economiche che esistono tra la Federcalcio e le società sportive, ma se volessimo parlare del capitale che si muove intorno alle quote risultati esatti Champions potremmo tranquillamente starci fino a domani.

Il totale che verrà versato ai 32 club partecipanti ammonta a 2,022 miliardi di euro, che verranno suddivisi in 500,5 milioni (il 25%) per le quote di partenza; 600,6 milioni (il 30%) per gli importi fissi relativi alle prestazioni; 600,6 milioni (il 30%) in base alle classifiche dei coefficienti di rendimento decennali e i restanti 300,3 milioni (il 15%) per le quote variabili legate al market pool.

A quanto ammontano i premi Champions League 2022-23

Le cifre succitate, trasformate in soldoni da distribuire alle singole squadre, si traducono in 15,64 milioni di euro per ciascuna delle 32 società sportive qualificate alla fase a gironi. E già questo potrebbe bastare per giustificare tanto accanimento per ottenere la qualificazione. Una volta ottenuta, ogni partita della fase a gironi garantisce un bonus in base alle prestazioni: 2,8 milioni per ogni vittoria e 930.000 euro in caso di pareggio. Ciò significa che il Bayern Monaco che ha passato la fase a gironi con il punteggio pieno ha incassato 16,8 milioni di euro (2,8 x 6) contro gli 8,390 milioni del Borussia Dortmund, comunque qualificato ma con 2 vittorie e 3 pareggi.

Da qui in poi si premia ogni superamento della fase ad eliminazione, quindi 9,6 milioni per l’accesso agli ottavi di finale, 10,6 milioni per la qualificazione ai quarti di finale, 12,5 milioni per l’accesso in semifinale e 15,5 milioni per l’accesso alla finale. La squadra che vince, infine, ottiene 4,5 milioni. Che sembra quasi un premio irrisorio rispetto a tutti i soldi ottenuti per arrivare a giocarsi il titolo.

Ecco i dati riassunti:

  • Accesso al girone: 15,64 Mln€
  • Qualificazione agli ottavi: 9,6 Mln€
  • Accesso ai quarti: 10,6 Mln€
  • Accesso in semifinale: 12,5 Mln€
  • Accesso in finale 15,5 Mln€
  • Vittoria finale: 4,5 Mln€

Se il Bayern Monaco dovesse vincere la sua settima Champions League porterebbe a casa un totale di 85,14 milioni di euro. Ai quali si potranno aggiungere 3,5 milioni per la qualificazione alla Supercoppa Uefa e 1 milione di euro per l’eventuale vittoria.  Questo spiega anche come mai le squadre forti diventano sempre più forti e quelle deboli arrancano. In un mondo dove il calcio mercato muove le redini del gioco è impensabile riuscire a competere con squadre che hanno nella Champions una fissa dimora.

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