Vendita San Siro: il futuro del Meazza e il nuovo stadio di Milano

La vendita di San Siro è il tema più discusso tra i tifosi rivali di Inter e Milan. Dopo l’approvazione della delibera del Consiglio Comunale, infatti, è stata fissata la scadenza. Entro il 10 novembre i due club dovranno portare a termine il rogito che li vedrà formalmente proprietari del Meazza.

Se ciò non dovesse avvenire, scatterà automaticamente il vincolo della Sovrintendenza che riguarda il secondo anello e sarà impossibile demolire l’impianto. Questo passaggio potrebbe dunque cambiare radicalmente il futuro del calcio milanese.

Quale sarà il destino del Meazza?

Ma il Meazza verrà davvero abbattuto? La risposta (salvo sorprese) è sì. In base ai piani, infatti, l’attuale struttura potrà essere utilizzata fino al 2031, anno in cui è prevista l’inaugurazione del nuovo impianto.

Solo allora scatterà la demolizione vera e propria, un lavoro che dovrebbe concludersi in 12 mesi. Tuttavia non sarà una procedura operativa rapida poiché servirà andare avanti per step. Sarà smontato il terzo anello, quindi il secondo e infine il primo. Resteranno in piedi soltanto alcune porzioni di Curva Sud e tribuna arancio.

Tempi e progetti per il nuovo stadio di Milano

Parallelamente alla vendita di San Siro, Milan e Inter lavorano alacremente al nuovo progetto. Gli studi di architettura sono stati incaricati di elaborare le proposte. Si parla quindi di un’area in grado di ospitare 71.500 persone, con un approccio multifunzionale e moderno.

Il percorso burocratico, come spesso accade in questi casi, è tutt’altro che snello. Il progetto dovrà passare al vaglio della Conferenza dei Servizi, coinvolgendo pertanto gli enti locali, a partire da Comune e Regione. Senza dubbio non mancheranno i ricorsi e le opposizioni, con la conseguenza di probabili rallentamenti.

La tabella di marcia però è stata già tracciata e i lavori dovrebbero prendere il via nella prima metà del 2027, intervenendo sull’area dei parcheggi adiacenti allo stadio.

Saranno anni inediti, durante i quali conviverà il vecchio impianto con quello nuovo in costruzione.

L’inaugurazione e la candidatura a Euro 2032

Ipotizzando che tutto fili liscio, il nuovo stadio di Milano sarà pronto nel 2031. Il cronoprogramma è di 4 anni di lavori, con l’obiettivo di consegnare alla città e ai tifosi un impianto davvero in grado di rispettare gli standard più rigidi a livello internazionale.

Fino ad allora le due squadre continueranno a giocare al Meazza, che nel frattempo ospiterà i grandi eventi, ad esempio la cerimonia di apertura per i Giochi invernali del 2026.

Ma c’è un altro nodo da sciogliere (per niente trascurabile) sulla vendita di San Siro. L’Italia, insieme alla Turchia, sarà Paese ospitante per gli Europei 2032. Però, stando alla concretezza del presente, c’è solo lo Juventus Stadium che risponde in pieno ai requisiti UEFA.

Ed ecco che il nuovo impianto milanese, ancora un volta con il condizionale obbligatorio, potrebbe essere protagonista della competizione. Niente da fare per il Meazza, che verrebbe comunque escluso dalla lista degli stadi ospitanti.

La vendita di San Siro, dunque, segna l’inizio di una nuova era. Da una parte c’è il leggendario stadio che sta per essere smantellato. D’altro canto c’è il progetto di una struttura moderna, con un progetto ambizioso per portare Inter e Milan al passo dei grandi club europei.

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