I sistemi a correzione d’errore, come dice il nome, sono sistemi ridotti di scommesse dove grazie alle statistiche e dividendo le partite in diversi insiemi, si “correggono” gli errori massimizzando quindi i profitti.
Questi sistemi possono essere sviluppati sul numero di partite che preferisci, diciamo dalle 5 in su inserendo diversi pronostici (siano essi sull’esito finale, sull’under/over o sul gol, ad esempio).
Dove giocare i sistemi scommesse calcio a correzione d’errore
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Come si sviluppa un sistema a correzione d’errore
Prendiamo ad esempio 6 partite di Serie A che andremo poi a dividere in 3 insiemi diversi da 4 partite ciascuno, che possiamo anche chiamare bollette o schedine. Se assegniamo un numero da 1 a 6 alle partite, i tre insiemi saranno formati rispettivamente dai match 1, 2, 3, 4 (insieme A), dai match 1, 2, 5, 6, (insieme B), dai match 3, 4, 5, 6 (insieme C).
Facciamo un esempio che ci permette di comprendere al meglio lo sviluppo di un sistema di questo tipo. Prendiamo queste sei partite di Serie A e facciamo il nostro pronostico.
- Genoa – Sampdoria: Under 2.50 a 1.80
- Fiorentina – Salernitana: 1 a 1.33
- Venezia – Juventus: X2 a 1.20
- Verona – Atalanta: Gol a 1.45
- Napoli – Empoli: 1 a 1.37
- Sassuolo – Lazio: Gol a 143
Ora è il momento di suddividere questi 6 match in 3 insiemi da 4, come abbiamo anticipato prima. Questi diventeranno:
- Insieme A (partite 1, 2, 3, 4): Genoa – Samp, Fiorentina – Salernitana, Venezia – Juventus, Verona-Atalanta
- Insieme B (partite 1, 2, 5, 6): Genoa – Samp, Fiorentina – Salernitana, Napoli – Empoli, Sassuolo – Lazio
- Insieme C (partite 3, 4, 5, 6): Venezia – Juventus, Verona – Atalanta, Napoli – Empoli, Sassuolo – Lazio
Come funziona un sistema a correzione d’errore
Dividendo le partite in insiemi diversi si minimizza la possibilità di perdere, perché si possono sbagliare alcuni risultati, senza però perdere il sistema stesso. Al contempo, oltre a portare al minimo le perdite, i sistemi a correzione d’errore per scommesse sportive massimizzano anche le vincite.
Tornando al nostro esempio, potranno verificarsi le seguenti condizioni:
- se indoviniamo tutte e 6 le scommesse abbiamo il 100% di possibilità di vincere tutti e 3 gli insiemi
- se indoviniamo 5 scommesse su 6, abbiamo il 100% di possibilità di vincere almeno 1 insieme
- se indoviniamo 4 scommesse su 6 abbiamo il 20% di possibilità di vincere almeno 1 insieme
Si tratta di un sistema correzione errore piuttosto semplice e redditizio, tra i più utilizzati nel betting dai professionisti, ma per sfruttarlo al meglio, ti consigliamo di utilizzare un foglio excel.
Sistemi a correzione d’errore excel
Il foglio excel è il sistema migliore per automatizzare i calcoli relativi ai tuoi sistemi correzione errore, con alcuni semplici inserimenti potrai avere sempre sott’occhio vincite e perdite. Qui sopra trovi un esempio di come si può impostare il foglio excel in base al nostro esempio di prima. Compilando le partite, i pronostici, le quote e se il pronostico è vinto o perso, il foglio excel restituisce le eventuali vincite.
Non ti resta che scegliere tra i top bookmakers Italia quello più adatto a te e ricorda che alcuni mettono a disposizione anche un’app scommesse per piazzare le tue puntate in tutta comodità. Buona fortuna!



Si proprio così. Non abbiamo una statistica storica perché sono davvero tanti anni che facciamo pronostici e sarebbe una mole di dati mostruosa. Comunque nei video su Youtube, ad ogni nuovo pronostico, lo speaker indica quelli azzeccati nella schedina precedente.
Come sempre GRAZIE MILLE…..
Immagino che i pronostici offerti dal Vs sito vengano individuati sulla base dei parametri che mi hai descritto……….esiste una statistica storica di “presa media” ?
Alessandro
Ciao Alessandro, quando scegli un 1X2 per le multiple ogni parametro racconta un pezzo diverso della partita. Il punto non è trovare il dato “perfetto”, ma capire quali fattori pesano davvero nel contesto specifico di quel match.
Il primo elemento da tenere presente è che nessun parametro è valido sempre e comunque. Ogni partita ha una sua identità tattica, emotiva e statistica, e i dati vanno interpretati all’interno di quel contesto. Però, in generale, esiste una scala di priorità che aiuta a non perdersi.
Il fattore più importante è quasi sempre la forma reale, cioè ciò che una squadra ha mostrato nelle ultime cinque o sei partite. Questo dato è molto più affidabile delle statistiche stagionali: racconta lo stato di fiducia, la condizione fisica, l’efficienza offensiva e difensiva nel breve periodo. Una squadra che sta bene può ribaltare pronostici basati su numeri più vecchi.
Subito dopo la forma, il secondo parametro decisivo sono le assenze importanti. Quando manca un centravanti, un portiere titolare, o un regista che tiene in piedi la manovra, la probabilità di un determinato esito può cambiare radicalmente. Le assenze, infatti, hanno un impatto immediato sulla qualità della prestazione.
Il terzo elemento riguarda gol segnati e subiti, cioè la media gol delle due squadre. Questo dato non serve tanto per scegliere un segno 1X2 puro, quanto per capire che tipo di partita ti aspetti: equilibrata o sbilanciata, ricca di reti o tattica. È fondamentale per capire se ha più senso giocare il segno secco oppure orientarsi verso mercati come Under/Over o Multigol.
La classifica va letta con attenzione: non tanto come pura posizione, ma in chiave motivazionale. Una squadra sulla carta più forte ma senza stimoli può avere percentuali inferiori rispetto a una rivale che “deve” fare punti per salvarsi o guadagnare un posto europeo.
Un altro elemento utile è la probabilità implicita offerta dal bookmaker. La quota, infatti, è una bussola: se è troppo bassa o troppo alta rispetto ai dati che hai davanti, vale la pena farsi una domanda. A volte il book sbaglia, altre volte anticipa informazioni che i giocatori non hanno ancora colto (un infortunio dell’ultimo minuto, un turnover previsto, previsioni meteo). Non bisogna prendere la quota come una verità assoluta, ma nemmeno ignorarla completamente.
Al contrario, la statistica dei ritardi è il parametro meno affidabile di tutti. Il fatto che una squadra “non vinca da dieci partite” o “non pareggi da otto giornate” non cambia la probabilità reale dell’esito successivo. È un dato ingannevole, che non riflette dinamiche concrete della partita.
Il problema più comune arriva quando questi parametri non coincidono. In questi casi conviene seguire una regola semplice: se almeno tre fattori importanti sono allineati verso un segno, allora quella partita può entrare in multipla; se invece i dati puntano in direzioni diverse, è più prudente lasciarla fuori o spostarsi su mercati meno rischiosi, come 1X, X2, Under 3.5 o Multigol 1–3, che spesso fotografano meglio l’incertezza.
In definitiva, i parametri più significativi sono forma, assenze, trend gol e motivazioni, mentre quota e classifica servono come elementi di conferma. La statistica dei ritardi è la meno utile ai fini predittivi. Quando tutto è coerente, il segno 1X2 diventa logico; quando i dati sono confusi, è la partita stessa a suggerire prudenza. Spero di essere stato chiaro, ciao!
Ciao Marcello,
ti disturbo per un consiglio. Quando scegli un pronostico 1X2 da giocare in multipla, qual’è, secondo te, il parametro più significativo da prendere in considerazione tra i seguenti: forma, gol segnati e subiti, classifica, assenze importanti, statistica ritardi, probabilità offerta dal book ?……spesso questi parametri non vanno nella stessa direzione ai fini della scelta da fare su quel determinato segno…..e qui vado in difficoltà. Grazie.
Un caro saluto.
Alessandro
Bene! grazie
ok grazie…..su Instagram ci sono
Ciao in realtà abbiamo delle pagine su YouTube, Instagram e Facebook, ma devi avere dei profili attivi per seguirci.
Ciao,
vi seguo su questa pagina del sito internet…..penso che sia la stessa cosa giusto ?
Alessandro
Ciao Alessandro, non ti preoccupare!
Ti chiedo solo, se già non l’hai fatto, di seguirci sui nostri canali social:
Ci trovi i nostri pronostici e promozioni interessanti dei bookmakers, spiegate nel dettaglio.
Grazie!
Marcello
Grazie mille Marcello…….risposta chiara e impeccabile.
Vorrei sdebitarmi con te per tutta questa preziosa consulenza gratis……come posso fare ?
Alessandro
Quando si parla di quote “sensate” o di “valore”, si fa riferimento a quelle quote che rispecchiano in modo coerente la probabilità reale di un evento, oppure la sottostimano leggermente. Ogni quota nasconde infatti una percentuale: per esempio una quota 2.00 corrisponde a una probabilità implicita del 50%, una quota 3.00 indica circa il 33%, una quota 1.50 equivale al 66,7%. Se il bookmaker assegna al pareggio una quota di 3.00, sta dicendo che per lui l’evento ha una probabilità teorica intorno al 33%. Se però, attraverso l’analisi di dati come medie gol, equilibrio tra le squadre, tendenza all’Under e motivazioni di classifica, emerge che la probabilità reale è più alta (per esempio 35-38%), allora quella quota non è solo “sensata”, ma ha anche valore. Significa che, pur non garantendo vincite sicure, sul lungo periodo può diventare una tipologia di scommessa matematicamente sostenibile.
Un altro concetto importante è quello di equilibrio tra rischio e rendimento. Non si tratta di giocare poco per vincere tanto, ma di evitare sia le quote troppo basse, che offrono guadagni quasi irrilevanti rispetto al rischio, sia quelle troppo alte, che implicano eventi difficili da verificarsi. Il vero equilibrio si trova solitamente in quote comprese tra 1.70 e 2.20: queste permettono di mantenere un buon livello di probabilità di successo e, allo stesso tempo, un ritorno che giustifica la giocata. Questo è esattamente ciò che si intende per “saldo rischio-rendimento”.
Per quanto riguarda il pareggio, è vero che una quota compresa tra 2.80 e 3.20 indica già equilibrio tra le squadre secondo il bookmaker, ma ciò non basta per dire che è un esito da giocare. Occorre verificare se ci sono le condizioni favorevoli perché l’X sia davvero plausibile. Gli indicatori principali sono: media gol bassa, tendenza a pareggiare per entrambe le squadre, equilibrio in classifica o nella forma recente, quota dell’Under 2.5 favorita (tra 1.60 e 1.70), motivazioni tattiche o di classifica che rendono il pareggio utile a entrambe. Anche il movimento delle quote può fornire informazioni: se la quota del pareggio scende leggermente con il passare delle ore, significa che il mercato sta puntando su quell’evento. In questo caso l’X non è solo una quota bassa, ma una quota coerente con una lettura tattica della partita.
Infine, si pone la questione più logica: se il bookmaker ha già tenuto conto di forma, assenze, motivazioni, statistiche e modelli matematici, ha ancora senso fare analisi? La risposta è sì, e per più motivi. Il bookmaker costruisce le quote in modo da bilanciare il rischio e il flusso delle puntate, non per rappresentare fedelmente la probabilità reale. Inoltre pubblica le quote con anticipo, prima che siano note formazioni ufficiali, condizioni meteo o eventuali cambi tattici. Ci sono poi variabili che i modelli automatici considerano meno, come rivalità storiche, pressioni ambientali, stanchezza da viaggi, situazioni psicologiche. Infine, il mercato stesso (cioè le puntate dei giocatori) può far muovere le quote verso valori che non corrispondono più alla probabilità iniziale.
Perciò non si tratta di “andare contro il bookmaker”, ma di individuare quelle poche situazioni in cui quota e realtà non coincidono perfettamente. In questo senso l’analisi non è un atto presuntuoso, ma un tentativo di cogliere piccole imperfezioni del mercato.
Grazie Marcello,
ho letto con attenzione la tua ultima risposta di poco fa’ ma ti chiedo:
1- cosa intendi per quote 1X2 sensate ? o con valore evidente ?
2- per saldo rischio-rendimento nell’obbiettivo cosa intendi ? giocare uno stake molto basso per una vincita molto alta ?
3- se per l’X la quota è compresa tra 2.80 e 3.20 come si fa a capire se ci sono poi le condizioni favorevoli ?
4- idem per le quote equilibrate dell’1X2…..analizzare forma, assenze motivazioni ecc ……per l’equilibrio tra le quote il Bookmaker non tiene già conto di forma, assenze, motivazioni ecc. ?….e quindi la quota non riflette già tutte le informazioni ed i dati che dovrei analizzare ?…..se è così e volessi cambiare qualcosa andrei contro il Bookmaker giusto ?…….e quindi contro il mercato con rischio di farmi male….
Alessandro
Capisco perfettamente il senso della domanda: non è banale, anzi. È il tipo di dubbio che ci si pone quando si cerca di passare da “giocare per tentativi” a “giocare con un metodo logico”.
Quindi ti propongo un modo chiaro e generale per impostare un sistema ragionato in base ai tipi di quote (basse, medie, medio-alte, alte) e ai mercati più sensati da usare.
1. Quote basse (1.20 – 1.50)
Obiettivo: proteggere il capitale, alzare la percentuale di giocate vinte.
Mercati consigliati (più logici del semplice 1X2):
Doppia chance (1X, X2)
Under 3.5 / Over 1.5
Multigol 1–3 / 2–4
“Segna almeno un gol” (Team 1 over 0.5 gol)
“Non perde e segna” (1X + over 0.5)
Perché non limitarsi al segno 1X2?
Perché molte volte la quota dell’“1” o della “X2” è bassa ma il mercato dei gol ti dà più sicurezza allo stesso rischio (es. una squadra favorita può vincere 1-0 o 2-0 → Over 1.5 o Multigol 1–3 spesso è meno rischioso del segno fisso).
2. Quote medie (1.60 – 2.10)
Obiettivo: saldo tra rischio e rendimento.
Mercati più sensati:
1X2 solo se c’è valore evidente
Gol/No Gol
Under 2.5 / Over 2.5
Combo semplici (1X + Under 3.5 / X2 + Over 1.5)
Multigol più specifici (es. Multigol 2–3)
Esito 1° tempo (1X primo tempo, pareggio 1° tempo)
Qui non conviene “sparare la quota”, ma giocare mercati che hanno senso statistico. Sono perfetti per singole o doppie.
3. Quote medio-alte (2.20 – 3.50)
Obiettivo: ottenere raddoppi o piccole plusvalenze.
Mercati utili:
1X2 su match equilibrati, ma dopo analisi (forma, assenze, motivazioni)
X se la quota è 2.80–3.20 e ci sono condizioni favorevoli
Risultato finale + gol/no gol (es. 1 + Gol)
Over 2.5 + entrambe segnano
Multigol squadra (es. squadra casa 2–3 gol)
Asian Handicap -0.5 / -1 (per ridurre rischio rispetto all’1 secco)
Qui si scelgono pochi match (anche solo una scommessa singola) ma con quota che giustifica il rischio.
4. Quote alte (3.50 in su)
Obiettivo: giocare selettivamente, stake basso.
Mercati sensati (solo se supportati da logica/statistica):
Pareggio secco
Risultato esatto prudente (1-1, 2-1, 0-1)
Primo marcatore / marcatore + risultato
Esito esatto del primo tempo (1-1 PT, 0-0 PT)
Multigol estremi (es. 4–6 gol) solo in campionati ad alta media gol
Queste giocate non vanno inserite in sistema a caso: meglio metterne una o due con importo molto basso. Servono come “bonus”, non come base.
Quindi alla fine: è meglio 1X2 o altri mercati? La risposta è: entrambi, ma con criterio.
Se la quota dell’1X2 è sensata, si può giocare.
Se una squadra è favorita ma non segna molto → meglio Multigol 1–3 o Under 3.5.
Se entrambe segnano spesso → meglio Gol o Over 2.5.
Se la quota dell’X è bassa (2.80–3.00) → match da pareggio potenziale.
Il concetto chiave è: non fissarsi sui segni BVS (1X2), ma ragionare in termini di probabilità reale. I mercati come Multigol, Under/Over, Gol/Nogol spesso offrono meno rischio e più controllo, pur mantenendo quote interessanti.
Ciao Marcello,
nessun problema …..ecco il quesito che ti avevo inviato:
… sicuramente per te sarà fin troppo banale ma per quelli come me (con una certa confusione in testa) è utile per capire certi meccanismi quando si scommette………Ecco la domanda: come imposteresti, in generale, un sistema con quote basse, medie, medio-alte, alte ?……mi spiego meglio: è sufficiente soffermarsi sulla classica suddivisione BVS dei segni 1X2 e fare delle scelte su questi 3 segni a seconda della quota a cui si punta oppure conviene affidarsi anche ad altri mercati e con che criterio ?……oppure ancora entrambe le cose ?……mi sembra, infatti, che certi mercati (ad es. il Multigol) siano meno rischiosi pur presentando lo stesso quote interessanti.
Grazie
Alessandro
Ciao Alessandro
l’ultima volta mi hai scritto il 22 ottobre e ti avevo risposto, poi se hai scritto dopo quel giorno, non è arrivato.
Ciao Marcello………hai avuto modo di vedere il mio ultimo quesito sull’impostazione generale di un sistema con riguardo alle quote su cui puntare ?……magari mi hai già risposto e non vorrei sbagliarmi ancora nel cercare la risposta,
Grazie.
Alessandro
Prego Alessandro, se posso risponderti, lo faccio molto volentieri, alla prossima!
Grazie Marcello…..non l’ho scritto prima ma scusami se ogni tanto ti “rompo”……il fatto è che le tue risposte sono molto puntuali e precise e questo mi aiuta molto ad avere un giusto approccio al mondo delle scommesse che, se non affrontato correttamente e con prudenza (come ho fatto in passato), riserva brutte sorprese …….avrei altre cose da chiederti ma non voglio approfittare troppo.
Un cordiale saluto.
Alessandro (Verona)
Ciao Alessandro e ben ritrovato, il mercato Pari/Dispari e quello del Pareggio secco vengono spesso citati nei forum di scommesse come “occasioni nascoste” per trovare quote di valore, ma in realtà sono due mondi completamente diversi. Il primo è quasi totalmente casuale, il secondo invece può essere analizzato con logica statistica.
1. Il mercato Pari/Dispari è esclusivamente probabilità, non statistica
Il mercato “Pari/Dispari” (numero totale di gol) è praticamente casuale. Ogni partita può finire 0-0, 1-0, 2-1, 3-2, ecc., e la distribuzione dei risultati pari e dispari, su grandi numeri, tende a bilanciarsi intorno al 50%. I bookmaker lo sanno e infatti offrono quote quasi identiche per entrambi gli esiti, di solito 1.90 – 1.90 o 1.95 – 1.85.
Anche analizzando migliaia di partite, non emerge nessuna tendenza stabile: a volte prevalgono i pari, altre i dispari, ma si tratta solo di oscillazioni casuali.
In sintesi, non esiste alcuna statistica utile o pattern affidabile per prevedere il pari/dispari. È un mercato che serve principalmente a dare l’illusione di scelta, ma il margine del bookmaker rimane invariato.
2. Sul mercato Pareggio secco (X) si può ragionare
A differenza del precedente, il pareggio secco può essere studiato con alcuni criteri logici e numerici che aumentano le probabilità di centrare l’esito.
Quote basse sull’X (2.90 – 3.10)
Quote più basse del solito indicano che il bookmaker stima un’elevata probabilità di pareggio. È un segnale di equilibrio tra le squadre, tipico dei match tattici e con pochi gol previsti.
Under 2.5 favorito (quota 1.60 – 1.75)
Le partite con pochi gol tendono più spesso a finire in pareggio. Se il mercato Under è favorito, il risultato X diventa più probabile.
Forma o ranking simili (Elo rating, classifica, risultati recenti)
Quando le due squadre hanno rendimento simile, la probabilità di pareggio aumenta in modo sensibile.
Contesto tattico o motivazionale
Ultima giornata di campionato, derby teso o match in cui il pari va bene a entrambe le squadre: tutti questi fattori aumentano la probabilità dell’X.
3. Approccio combinato con la distribuzione di Poisson
Alcuni analisti stimano la probabilità di pareggio calcolando, tramite il modello di Poisson, le probabilità dei risultati 0-0, 1-1, 2-2 e così via. Sommando queste percentuali si ottiene la probabilità totale di X.
Esempio:
Prob(0-0) = 9%
Prob(1-1) = 12%
Prob(2-2) = 4%
Totale = 25%, che corrisponde a una quota teorica di 4.00.
Se il bookmaker offre il pareggio a 3.30, la quota è “bassa” e non conviene; se invece è 4.50, potrebbe esserci valore.
4. Per tirare le somme
Il mercato Pari/Dispari è praticamente casuale e non offre reali margini di previsione.
Il Pareggio secco, invece, può essere individuato attraverso criteri oggettivi come equilibrio delle quote, tendenza all’Under, forma simile e fattori tattici o motivazionali.
Le leghe più indicate per cercare X “tecnici” sono quelle a basso numero di gol e con stile di gioco tattico, come Serie B, Ligue 2 o Primera Nacional argentina, mentre tornei più imprevedibili come la Premier League sono meno adatti a questo tipo di analisi.
Ciao Marcello,
in alcuni siti suggeriscono tecniche per andare a scovare la partite da “Pari” o “Dispari” ….o anche da ” Pareggio Secco”…..capisco il “Gol – Nogol” dove ci si basa sull’attacco e sulla difesa delle squadre (gol fatti e subiti ecc.) ma, francamente, capire se il numero di gol sarà pari o dispari credo sia frutto esclusivamente del caso……mentre per l’individuazione di una partita da pareggio credo che l’unico criterio da seguire sia guardare la Quota (più è bassa la quota dell’X più dovrebbe essere probabile)…..tu che ne pensi ?……possono esserci dei criteri per individuare il numero di gol Pari o Dispari ?….
Grazie come sempre.
Alessandro
Grazie a te!
Scusami Marcello,
non avevo visto la risposta…..grazie mille per i preziosi consigli.
Una Buona Giornata.
Alessandro
Ciao Alessandro
certo, ti avevo risposto in questa pagina: https://scommesse.commentierecensioni.com/scommesse-non-sportive/
dove avevi lasciato la richiesta
Buongiorno Marcello,
hai avuto modo di dare un’occhiata al parere che ti avevo richiesto e che ti ripropongo qui sotto ?
1-Buongiorno Marcello, scusa se approfitto ancora della tua disponibilità e competenza.
Vorrei chiederti un paio di consigli.
1- Esistono dei siti o delle tecniche per individuare il risultato più probabile di una partita (vittoria, sconfitta o pareggio di una squadra, gol/no gol, under/over ecc.);
2- Gioco settimanalmente in una piccola società di amici in pre-match. Avendo a disposizione una cifra settimanale di 55 euro per tutta la durata del/i campionato/i (quindi circa 40 giornate), quale potrebbe essere secondo te la giocata (o le giocate) ottimali da fare settimanalmente ? per esempio:
– giocare non più di tot partite in multipla (max 3 o 4);
– su quali mercati (1X2 piuttosto che under/over);
– puntare al raddoppio o quote più alte …..ecc.
L’obbiettivo è di arrivare a fine campionato senza aver perso il capitale e, magari con un po’ di utile.
Ti ringrazio.
Alessandro (Verona)
Grazie mille Marcello
Una Buona Serata.
Alessandro (Verona)
Buongiorno Alessandro
la formula è difficile da rappresentare in formato testo (servirebbe un’immagine) ma ci provo:
N(k)= (n / n-k) x m alla n-k
Dove:
n = numero di eventi (nel tuo esempio 4)
m = numero di esiti per evento (nel tuo esempio 3, cioè la tripla)
k = numero di errori ammessi
Applicandola:
0 errori: N(0) = (4/4) x 3 alla 4a = 1 x 81 = 81
1 errori: N(1) = (4/3) x 3 alla 3a = 4 x 27 = 108
2 errori: N(2) = (4/2) x 3 alla 2a = 6 x 9 = 54
3 errori: N(3) = (4/1) x 3 alla 1a = 4 x 3 = 12
Si tratta quindi di combinazioni semplici (il coefficiente binomiale (n/r))
moltiplicate per una potenza, non di permutazioni o disposizioni.
Buongiorno Marcello,
sono anch’io un appassionato di scommesse sportive sul calcio. Ti voglio chiedere una cosa:
che formula matematica si utilizza per calcolare il numero di colonne di uno sviluppo integrale a correzione di errore ?
Per esempio sappiamo che 4 tripple integrali sviluppato in quartine (quindi con 0 errori) sono 81 colonne;
– con 1 errore (cioè sviluppato in terzine) sono 108 colonne;
– con 2 errori (cioè sviluppato in accoppiate) sono 54 colonne;
– con 3 errori (cioè sviluppato in singole) sono 12 colonne.
Qual’è la formula matematica del calcolo combinatorio che mi fa ottenere 81, 108, 54 e 12 ?……si tratta di combinazioni, disposizioni o permutazioni ? semplici o ripetute ?
Ti ringrazio se vorrai rispondermi.
Alessandro