Soft bookmakers

Nell’ambito delle piattaforme di scommesse esiste una grande diversificazione tra due tipologie di comportamento, quella dei soft bookmakers e quella degli sharp. Qual é la differenza tra queste due categorie? Come si può “cavalcare” al meglio le modalità di lavoro dei soft bookmakers e sfruttarli per le proprie scommesse? Scopriamolo insieme, partendo dalle basi.

Soft bookmakers


Cosa trovi in questa pagina:

Differenze tra soft e sharp bookmakers

La comunità anglosassone, culla di tutte le scommesse sportive, identifica i siti per scommettere in queste due tipologie. Si tratta di due “comportamenti” di accettazione delle scommesse e proposta delle quote diametralmente opposti. Metodi di lavoro con vantaggi e svantaggi, che da scommettitori dovremmo conoscere e sfruttare.

Il soft bookmaker per eccellenza è la piattaforma che punta a “rastrellare” i nuovi scommettitori, tramite offerte e promozioni continue. Essi lavorano sulla quantità degli scommettitori e delle scommesse e puntano su un numero di conti gioco aperti il più alto possibile.

Gli Sharp bookmakers lavorano in maniera opposta. Curano in maniera precisa la parte relativa alle quote e lavorano su margini più piccoli ma ripetuti nel tempo a partire da volumi di denaro più grandi. Alcuni esempi di sharp bookmakers sono MarathonBet, Bwin scommesse e Stanleybet scommesse sportive.

Per semplificare possiamo quindi considerare i soft bookmakers come la prima piattaforma di betting con cui veniamo in contatto e gli Sharp quella a cui ci rivolgeremo quando per le troppe scommesse vinte il soft bookmaker troverà il modo di allontanarci dalla piattaforma.

Profilo di un soft bookmaker

La piattaforma tipica di questa categoria è quella della grande società di marketing attiva a livello europeo o mondiale. Una società con molte sedi e marchi localizzati e tantissime promozioni ed offerte. Qualche esempio? William Hill scommesse, 888 scommesse, Betway ed Eurobet scommesse.

Il cliente ideale del soft bookmaker è infatti colui che sta entrando nel mondo delle scommesse e quindi è sensibile ad alte quote, bonus di ingresso e pubblicità. Tantissime azioni di marketing al fine di raccogliere tantissimi clienti, nuovi o di medio livello e fargli aprire altrettanti conti gioco.

Una piattaforma di questo tipo punta su chi è appena entrato in questo ambito, giocatori ancora non esperti che ragionano con “l’occhio del tifoso” o che si affidano a sistemi di multiple potenzialmente premianti ma anche ad alto rischio.

Ai soft bookmaker non piacciono infatti i giocatori esperti, quelli che si tutelano con scommesse sicure. 

Ecco quindi che queste società sono rinomate anche per avere la limitazione ed il ban facile. Obiettivo di queste piattaforme è infatti la quantità degli scommettitori, meglio non esperti, quindi, in maniera legale, ma non “giusta” coloro che vengono riconosciuti come “troppo professionisti” vengono prima o poi accompagnati alla porta a forza di limitazioni.

Soft bookmaker: il male?

Attenzione, il soft bookmaker non è il male. Spesso è un passaggio obbligato, che, come hanno fatto coloro che ora sono professionisti delle scommesse e sono passati alla categoria “sharp” si può sfruttare per imparare ed accumulare le prime vincite di valore.

Ecco quindi che il soft bookmaker si può sfruttare puntando sulle sue peculiarità fino a quando lo stesso non “scopre” il giocatore professionista e decide di limitarlo.

Vantaggi di puntare con un soft bookmaker

Come già scritto in precedenza, il soft bookmaker ha come priorità quella del marketing. Di conseguenza spesso, una parte fondamentale della scommessa, quella della definizione delle quote, viene delegata ad agenzie esterne. Attività competenti, ma non al livello dei team interni che fanno parte degli sharp bookmakers.

Ecco quindi, che con attenzione e pazienza, anche sfruttando le continue promozioni, si possono trovare anche qua ottime quote e “sure bets” che permettano allo scommettitore accorto di “piegare il sistema” a suo favore.

Una nicchia molto interessante, magari sfruttabile per un tempo limitato, a causa di un inevitabile ban in arrivo quando si diventa troppo vincenti, ma anche un sistema ripetibile per molto tempo, grazie alla marea di soft bookmakers e relative promozioni che possiamo trovare sul mercato.

Visto che il sistema delle quote è delegato ad una società esterna, il sistema di aggiornamento delle stesse è lento. News di mercato, ma anche “cambi di direzione” durante il match stesso vengono recepiti con “ritardo”. Lasso di tempo che permette allo scommettitore esperto e pronto di trovare grandissime occasioni.

Lo stesso sistema di delega ad agenzie esterne, magari non specializzate in tutti i settori, permette di trovare delle vere e proprie “pepite d’oro” sotto forma di quote in scommesse ed eventi di nicchia, sconosciuti al grande pubblico.

Svantaggi

Lo svantaggio di puntare con un soft bookmaker è solo uno, il rischio che il proprio account venga limitato o bannato. Un rischio esistente, da tenere in conto. Un rischio che si può bypassare sfruttando la moltitudine di proposte dei migliori bookmakers che il mercato offre ogni giorno.

Quindi Soft bookmakers o Sharp?

Perché non entrambi? Il soft bookmaker è normalmente il primo step. Un ban per troppe vincite è il segnale che è tempo di valutare il passaggio ad uno sharp bookmaker. Un evoluzione, magari tenendo “un piede in entrambe le scarpe” e gestendo ogni bookmaker per le peculiarità ed i vantaggi che può apportare allo scommettitore.

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Migliori Siti di Scommesse