La notte dei sogni, ovvero il draft NBA 2020

Stanotte si è svolto il Draft NBA, la lotteria in cui le 30 franchigie scelgono i giovani più ambiti nel panorama cestistico globale. È la notte in cui, per gli stessi rookies, può realizzarsi il sogno di una vita: l’ingresso nell’olimpo del basket  (sogno espresso anche dal piccolo MJ a suo padre in una scena del cult anni ‘90 Space Jam).

Il Draft è risultato storico perché svolto, per la prima volta, in forma del tutto virtuale: il commissioner Adam Silver ha chiamato le scelte dagli studi Espn di Bristol, mentre i giovani candidati attendevano di conoscere il proprio destino direttamente da casa.

A conferma di quanto la lega sia impeccabile dal punto di vista della comunicazione, tutti i futuri prescelti hanno ricevuto direttamente a casa un kit per l’eventuale prima intervista ufficiale. Detto questo non perdetevi le quote NBA della prossima stagione, in partenza il 22 dicembre 2020.

La scelta numero 1 è stata una conferma rispetto alle aspettative: i Minnesota Timberwolves hanno scelto Anthony Edwards, guardia in uscite da Georgia con 19.1 punti di media nella stagione scorsa in NCAA. Alla 2^ chiamata ha risposto  James Wiseman, centro atletico e dai movimenti fluidi da 216 centimetri, prescelto dai Warriors (in ansia per un ulteriore infortunio di Klay Thompson delle ultime ore).

LaMelo Ball point guard – draftato come numero 3, finisce a Charlotte dalla franchigia diretta da Michael Jordan (nonostante le “battutine” passate tra il padre dei fratelli Ball e lo stesso Jordan). Ball raggiunge suo fratello maggiore Lonzo nella lega migliore del mondo, non riuscendo però a superarlo in quanto quest’ultimo fu chiamato alla 2^ assoluta dai Los Angeles Lakers.

Le altre scelte nella top ten vedono: Patrick Williams alla 4^, opzionato dai Chicago Bulls, Isaac Okoro alla 5^, selezionato dai Cleveland Cavaliers, alla 6^ troviamo Onyeka Okongwu, che approda agli Atlanta Hawks, alla 7^ c’è Killian Hayes, accasatosi ai Detroit Pistons.

I New York Knicks – che non chiamavano un newyorkese dal 1966 – alla 8^ scelgono Obi Toppin; mentre l’atteso Deni Advija (ex Maccabi Tel Aviv) finisce ai Washington Wizards. Ultima chiamata dei primi 10 è a  Jalen Smith, vestirà la casacca dei Phoenix Suns.

È con un pizzico di orgoglio patriottico che segnaliamo la scelta numero 48 del Draft, chiamata dei Golden State Warriors: si tratta di Nico Mannion, figlio d’arte dell’ex cestita Pace Mannion. Stando a quanto trapelava tra gli addetti ai lavori, tuttavia, ci si aspettava che potesse essere chiamato anche prima: poco male, dato che il nostro Niccolò lavorerà fianco a fianco col suo idolo Steph Curry e sarà allenato niente meno che da Steve Kerr. Paul Eboua, visto nel Bel Paese lo scorso anno a Pesaro, a sorpresa non è stato scelto: dovrà dunque cercare di accaparrarsi  un contratto per il Training Camp.

Come sempre non sono mancate le sorprese, rientranti comunque nei continui cambi di scenario dovuti ad un mercato che si preannuncia certamente ricco di trade. Sono sempre più evidenti i malumori espressi da diverse Superstar della Lega – Antetokounmpo e Harden su tutti – e dalla voglia di diverse squadre di un rebuilding nell’immediato futuro.

Sembra sempre più concreta l’ipotesi di assistere a trasferimenti di diversi coach e manager, anche in vista della sessione di mercato della prossima estate: tra free agent ed occasioni da non farsi sfuggire, ne vedremo delle belle!

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Migliori Siti di Scommesse