Mercato NBA 2018: i migliori colpi delle franchigie ad Est e Ovest

Abbiamo già parlato dei colpi più eclatanti, ovvero LeBron ai Lakers e Cousins ai Warriors, ora vediamo come si sono mosse anche le altre squadre per partire all’attacco di Golden State.

Denver Nuggets, Indiana Pacers, Boston Celtics

Tolte le due big della West Conference, vediamo le squadre che a nostro parere hanno fatto le scelte migliori. Ad Ovest, subito dopo i Lakers, sono i Nuggets ad aver gestito al meglio il mercato con l’arrivo di Isaiah Thomas e ha confermato Jokic e Barton per puntare ai playoff persi la scorsa stagione all’ultima giornata.

Passando ad Est, molto bene anche Indiana che inserisce un trittico da paura: Tyreke Evans, Kyle O’Quinn e Doug McDermott.

Con ogni probabilità tra le protagoniste nella propria conference, un passo sotto a Boston che ha tenuto ben stretto Marcus Smart e aspetta i rientri di Irving e Hayward dagli infortuni.

Oklahoma City Thunder, Brooklyn Nets, Dallas Mavericks

Nei limiti delle proprie possibilità possiamo considerare il mercato di queste tre franchigie più che buono.

Partiamo da Oklahoma che festeggia la conferma di Paul George con un contratto di 4 anni a 137 milioni di dollari e in un certo senso anche la partenza di Carmelo Anthony.

Non è tanto il presente ad essere florido, ma quanto più il prossimo futuro di Brooklyn che si assicura due scelte al primo giro e quattro al secondo giro il prossimo anno.

Bene anche Dallas, penalizzato da una West Conference nettamente superiore all’Est, ma appetibile per i playoff, con l’arrivo di DeAndre Jordan, Doncic al draft e la solidità di Dirk Nowitzki.



Dopo aver presentato gli affari migliori, passiamo ai team che probabilmente hanno sbagliato tutto in fase di mercato.

Cleveland Cavaliers, New Orleans Pelicans, Orlando Magic

Difficile far peggio di Cleveland che si è lasciata scappare il miglior giocatore di basket del pianeta, anche se l’addio era scontato. Ora l’uomo franchigia è Kevin Love e restiamo in attesa di vedere cosa riuscirà a fare Collin Sexton, numero 8 al draft.

In casa Pelicans non tira di certo una buona aria… partiti i due migliori del lotto, Cousins e Rondo, capaci di portare New Orleans fino in semifinale di conference, i sostituti Payton e Randle non sono di certo allo stesso livello.

Male anche Orlando, che non si decide a fare scelte di carattere, come la delusione Vucevik, che continua a rimanere nella rosa, e nessun altro innesto degno di nota, a parte la giovane promessa Mo Bamba.

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