Gli US Open continuano? Due tornei a New York

Cosa penseresti se gli US Open e il Western & Southern Open si giocassero a New York nonostante il coronavirus? Probabilmente saresti contento di non perderti due dei più grandi eventi sportivi americani e mondiali. Beh, non perdere le speranze, i membri della United States Tennis Association ci stanno lavorando intensamente.

L’idea è quella di spostare il torneo di tennis, sia maschile che femminile, all’USTA Billie Jean King National Tennis Center. Così come proposto in altri sport come nell’NBA, i giocatori dovrebbero rimanere per tutta la durata del torneo chiusi in un’unica struttura. In questo modo si crea una bolla sicura che evita che possano essere contagiati esternamente.

Il Western & Southern Open è in programma dal 17 al 23 agosto e il sorteggio principale degli US Open è dal 31 agosto al 13 settembre. Nessuno può dire con certezza se queste competizioni si giocheranno o meno comunque è un messaggio forte che il tennis americano vuole lanciare al governo.

Problematiche organizzative

La prima problematica più evidente è relativa alla presenza degli atleti. Bisogna valutare il numero di atleti disposti a viaggiare per disputare un torneo a New York, uno dei più grandi epicentri mondiali del coronavirus.

Un’altra problematica deriva dalle politiche governative che in questo momento prevedono un periodo di quarantena per gli atleti che arrivano dall’Europa negli Stati Uniti.

Come verrebbero effettuati i controlli

Stacey Allester l’amministratore delegato dell’USTA ha già pre-annunciato come verranno eseguiti i controlli per il coronavirus. Verrebbero fatti dei test non solo sugli atleti professionisti che partecipano al torneo ma anche su ogni membro di ogni staff. I test verranno eseguiti prima del volo per New York e ogni membro del team tennistico dovrà compilare un questionario. All’arrivo in America ad ogni giocatore e membro dello staff verrà effettuato nuovamente il test.

È importante che nessuno di loro sia stato a contatto con persone con sintomi nei giorni precedenti alla partenza. Ogni giorno lo staff dell’USTA inoltre si impegna a fare dei controlli della temperatura corporea e anche altri test a campione per valutare la presenza del virus.

Gli atleti una volta controllati non potranno uscire dalla zona delineata dagli organizzatori del torneo in questo modo il rischio infezione diminuirà drasticamente.

Tifosi si, tifosi no?

Sembra che non ci saranno fan sugli spalti durante questi tornei. Si stanno cercando delle alternative per riprodurre l’atmosfera unica che solo il tifo sa regalare. È stata presa in considerazione anche la strategia utilizzata in Bundesliga (per il calcio) dove in molti stadi è stato ricreato il suono artificiale dei tifosi.

L’ESPN, emittente del torneo, si è detta pronta a testare nuove strategie che possano rendere la trasmissione del torneo avvincente per gli spettatori da casa.

Non ci resta che aspettare e vedere quali sorprese ci regalerà il futuro.

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