La NBA riparte il 31 luglio 2020: scelto il format a 22 squadre

Come tutto lo sport mondiale, anche la pallacanestro NBA si è fermata a marzo a causa dell’emergenza sanitaria Covid-19. Sono passati quasi tre mesi dallo stop e finalmente abbiamo una data precisa sulla ripartenza: sabato 31 luglio all’interno di Disneyworld, nella cittadella sportiva situata a Orlando, Florida.

Sulla data ci siamo, ma c’è da decidere quali squadre riprenderanno e in che format. Le proposte sul tavolo del commissioner Adam Silver sono ben quattro: quello che chiedono i proprietari delle franchigie è di giocare partite che siano veramente importanti.

Questo perché ci sarà una preparazione atletica di almeno due mesi e non vorrebbero preparare i team per giocare solo 2-3 partite e poi tornare magari a casa. Con questi presupposti, ecco le varie opzioni nel dettaglio.

Aggiornamento del 4 giugno 2020

Tra i quattro proposti, i proprietari delle franchigie hanno scelto la soluzione a 22 squadre. Quindi le 16 che sono attualmente ai playoff, più le 6 squadre che si trovavano a 6 partite di distanza dall’8° posto. Con questo format l’eventuale gara 7 delle finals si giocherebbe lunedì 12 ottobre.

Come funziona questo format NBA? Quest le squadre ad est: Bucks, Raptors, Celtics, Heat, Pacers, Sixers, Nets, Magic e Wizards. Questi i team ad ovest invece: Lakers, Clippers, Nuggets, Jazz, Thunder, Rockets, Mavs, Grizzlies, Blazers, Pelicans, Kings, Spurs e Suns.

A Orlando giocheranno 8 partite di regular season, per una media di 6 partite al giorno in totale, giocate tra mezzogiorno e mezzanotte. C’è anche una novità: uno spareggio per l’8° posto, quello che deciderà l’ultima squadra qualificata per ogni conference.

Se la differenza tra l’8a e la 9a classificata sarà meno di 4 partite, scatta lo spareggio, in caso contrario, l’ottava accede ai playoff. Chi passa? La nona deve vincere due partite, mentre all’ottava basta vincerne una per accedere alla fase finale.


Ripresa a 30 squadre

Arrivano a Disneyworld tutti i team per giocare le partite che mancano per arrivare a 72 ciascuna. Perché proprio 72? Si tratta del minimo per ottenere i diritti delle TV locali. In questo caso, l’ottavo posto disponibile per entrambe le conference verrà determinato da un mini torneo, al quale seguiranno regolari playoff. Questa è sicuramente l’opzione migliore da punto di vista degli appassionati di scommesse, che avranno a disposizione molte più partite sulle quali puntare. A questo proposito, restate sempre aggiornati con le nostre scommesse NBA.

Playoff a 22 squadre

Riprendono a giocare le 16 squadre classificate ai playoff al momento dello stop (11 marzo 2020) più Wizards, Kings, Blazers, Pelicans, Suns e Spurs. In questo caso ogni squadra gioca almeno 8 partite di regular season, poi segue il mini-torneo per determinare l’8° posto di ciascuna conference e infine i playoff regolari.

Playoff a 20 squadre (tipo Mondiale)

Proposta con le 16 squadre dei playoff all’11 marzo e in più Blazers, Kings, Pelicans e Spurs. Team divisi in quattro gironi da 5 squadre che giocano 8 partite a testa. Le prime due classificate vanno ai playoff che partono quindi con un turno in meno (con sole 8 squadre invece di 16).

Playoff

La soluzione più breve e veloce: la classifica si cristallizza all’11 marzo e si giocano a Disneyworld i playoff con le 16 squadre classificate a quel tempo.

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